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Oggetto: riduzione dei fondi destinati ai corsi di lingua e cultura italiana all’esteroGentili signore, egregi signori
Mi chiamo Luigi Bulleri e sono un cittadino italiano residente in Svizzera.
La prossima legge finanziaria, come noto, prevede una notevole riduzione dei fondi destinati ai
corsi di lingua e cultura italiana all'estero.
In conseguenza di ciò esiste un rischio concreto che questi corsi, già prima della fine del corrente anno scolastico, vengano interrotti o comunque subiscano un notevole peggioramento qualitativo.
I corsi sono, tra l’altro, molto apprezzati dalla comunità degli italiani residenti all’estero e l’imminente prospettiva di una loro eliminazione, o comunque di un'inaccettabile perdita di qualità, è causa di una certa scontentezza.
Mi appello a voi, nostri rappresentanti nel Parlamento italiano, affinché riusciate ad evitare, o perlomeno a limitare notevolmente, la riduzione dei fondi destinati a questi corsi di lingua che, stando anche a quanto affermato dal Ministero degli Affari Esteri, sono "strumento fondamentale nella strategia generale di diffusione dell'italiano e per mantenere vivo tra gli italiani all’estero il loro legame con la lingua d’origine".
Parlando con altri italiani residenti in Svizzera, mi sono fatto l’impressione che ci sia in generale una certa sfiducia riguardante il lavoro eseguito dai nostri rappresentanti in Parlamento per tutelare i corsi di lingua italiana.
Per ora non condivido questa sfiducia: aspettarsi dai nostri rappresentanti nel centrosinistra una dura opposizione ai tagli decisi dal governo è cosa ovvia, ed anche i nostri rappresentanti tra le fila del governo prenderanno sicuramente posizione contro i tagli perché, altrimenti, i futuri candidati per il centrodestra avranno serie difficoltà ad ottenere i voti degli italiani all’estero, quando il loro schieramento avrà distrutto uno dei servizi più belli ed apprezzati offerti dallo stato italiano ai suoi cittadini emigrati.
Sono quindi convinto che, da parte vostra, ci sarà il massimo impegno per impedire che la diffusione della nostra lingua nel mondo venga penalizzata tagliando i fondi per i corsi di italiano. Conseguentemente, rimarrei molto deluso se i tagli venissero approvati dal Parlamento senza una forte resistenza da parte vostra.
Pur scrivendo a titolo personale, ho deciso di usare la forma della lettera aperta in quanto sicuro che, relativamente al problema qui trattato, molte altre persone abbiano le mie stesse aspettative nei vostri confronti. Il contenuto di questa lettera è pubblicato anche all’indirizzo
http://lbulleri.blogspot.com/. Userò questo indirizzo anche per tenere informati amici, conoscenti e tutti quelli che vi capiteranno, sull'andamento delle cose e per pubblicare eventuali vostre risposte, precisazioni, correzioni.
Io stesso cercherò di tenermi informato su come viene affrontato il tema dei tagli ai corsi tramite le notizie da voi pubblicate sui vostri siti personali messi a disposizione da Camera e Senato.
Augurandovi un buon lavoro, vi saluto cordialmente
Luigi Bulleri