Messaggi in bottiglia

venerdì 14 marzo 2008

Lettera di un italiano all'estero a Silvio Berlusconi

Caro Silvio,

Ho ricevuto ieri per posta la tua "Lettera di Silvio Berlusconi agli Italiani all'estero", nome pomposo per un semplice volantino di propaganda.

Secondo questa lettera, il governo Prodi ha danneggiato l'immagine dell'Italia all'estero, mentre con l'ultimo governo di centrodestra "l’Italia aveva riconquistato un ruolo di preminenza in Europa e nel mondo, con un saldo ancoraggio ai valori della civiltà occidentale, con una convinta adesione all’Unione Europea e con la scelta strategica di una leale e chiara alleanza con gli Stati Uniti".

Leggendo quest'ultima frase mi vengono in mente, nell'ordine:

  • la maglietta di Calderoli, con le vignette danesi su Maometto, mostrata in TV

  • tu che dai del Kapo ad un parlamentare europeo tedesco

  • l'adesione incondizionata dell'Italia alla guerra di Bush in Irak, costata la vita a troppi soldati e civili italiani, che ha aumentato il rischio (e conseguentemente la paura) di attentati da parte di terroristi islamici in Italia e non ha portato nessun vantaggio, a parte l'onore per te di poter salire come passeggero sul fuoristrada di Bush per un giretto all'interno del ranch di quest'ultimo


Questa lista potrebbe continuare all'infinito.

Silvio, sicuramente il governo Prodi non ha fatto molto per dare lustro all'immagine internazionale del nostro paese ma ti assicuro che il governo che più si è impegnato per affossarla è stato proprio il tuo.

Sono sicuro di quello che dico: rispetto ad un italiano residente in Italia, un italiano residente all'estero può rendersi conto più facilmente di quanto ammonta il prestigio internazionale del nostro paese.
Questo principalmente per due motivi: immunità dal rischio di rimbecillimento dovuto al duopolio Rai/Mediaset ed il poter osservare direttamente le reazioni di amici, conoscenti e persone "qualsiasi" del paese in cui vive alle notizie provenienti dall'Italia .

Io non sono mai stato così (bonariamente ed in quanto italiano) preso per il culo da amici e colleghi svizzeri come durante il periodo del tuo governo.
Per cinque lunghi anni, ogni volta che facevi qualche bischerata, dalla bandana durante la visita di Blair, alle leggi ritagliate sulla tua persona, alla cacciata dalla RAI dei giornalisti e dei comici scomodi, mi son dovuto sorbire i sorrisini, gli ammiccamenti e l'immancabile domanda "Ma cosa combina il vostro capo del governo?" di amici e colleghi.
Nemmeno i rifiuti di Napoli sono riusciti a battere il record.

Qui in Svizzera persino la NZZ, giornale che per tendenza politica dovrebbe essere più affine a te che ai "comunisti", non ha mai scritto qualcosa di buono sull'operato del tuo governo.

Ti do inoltre un suggerimento: gli italiani all'estero non sono più, ammesso che lo siano mai stati, quelli di "spaghetti-pizza-mandolino" e non bastano parole tipo "la nostra bella Italia", "la madrepatria", "fieri della Vostra italianità" a farli commuovere e votare per il tuo partito.
Mi dici che il simbolo del Popolo della Libertà è nato "soprattutto per eliminare quella giungla di simboli che in passato hanno creato confusione fra gli elettori e permesso alla sinistra, da sempre minoritaria tra gli italiani nel mondo, di ottenere più parlamentari del centrodestra".
Ma davvero pensi che gli italiani all'estero siano così imbecilli da non saper distinguere il simbolo di un partito dall'altro, e che per questo alle ultime elezioni si siano sbagliati in massa?

Proprio perché, come scrivi nella tua lettera, mi sento "ambasciatore nel mondo dell'Italia e del suo patrimonio di umanità e di cultura", per impedire che l'immagine internazionale dell'Italia soffra ulteriori danni, eviterò accuratamente di votare per il tuo partito.

Se vincerai di nuovo le elezioni, dovrò sorbirmi ancora qualche anno di prese per il culo, che è roba da poco rispetto a quello che dovranno sorbirsi gli italiani in Italia, ma almeno la mia coscienza sarà a posto.

Un forte abbraccio. Ma forte, forteforteforteforteforteforte...

Luigi

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